Si popola di nuove scoperte l’elenco riferito alle spezie salutari: ROSMARINO e ORIGANO sono ricche di composti che che potrebbero combattere il diabete alimentare di tipo 2, riducendo l’uso dei farmaci. Il rosmarino e’ ricco di terpeni, flavonoidi e oli essenziali compresi gli acidi fenolici a base di acido rosmarinico.
I principali costituenti dell’origano responsabili innumerevoli virtù
sono gli oli essenziali, circa il 4%, i fenoli in particolare: il
carvacloro e il timolo, antisettico, antispasmodico e vermifugo. Lo
studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry
ed e’ opera dei ricercatori del dipartimento di scienze nutrizionali
dell’Università dell’Illinois (Usa).
I polifenoli e i flavonoidi contenuti nel rosmarino e l’origano sono in
grado di inibire alcuni enzimi, chiamati PTP1B e DPP-IV, che giocano un
ruolo chiave nella secrezione dell’insulina. Sia le spezie fresche che
gli estratti secchi commerciali sono risultati efficaci nell’inibizione
dei suddetti enzimi. Le piante provenienti dalla Grecia e dal Messico
sono risultate le più ricche di sostanze bioattive. Altra scoperta
riguarda le proprietà contro l’iperglicemia degli estratti di bardana
(Articum lappa), valutate sia in vitro che in vivo dai farmacologi
dell’università di Montepellier, in Francia. Studiata recentemente anche
la cannella (Cinnamomum cassia) dai ricercatori iraniani della Mashhad
University of Medical Science che l’hanno valutata su 70 pazienti
affetti da diabete alimentare. La spezia è risultata efficace nel
controllare i livelli di glucosio nel sangue.
Fonte: ANSA, libero adattamento
MES – Nicola Camera