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IL SALE INGRASSA E RITIENE (a cura del Dr. Fabrizio Tamburini)
 
Un articolo molto particolare che chiarisce alcuni aspetti della interdipendenza sodio-carbo.
 
L’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale necessita l’intervento di specifici trasportatori, ovvero proteine transmembrana che permettono il trasporto dei monosaccaridi da una parte all’altra dell’epitelio. Infatti il passaggio del glucosio dal lume intestinale all’interno delle cellule e da queste poi nel circolo sanguigno avviene si seguendo il gradiente di concentrazione ma necessita di trasportatori chiamati SGLT1 (Sodium dependent Glucose co-Trasporter1) che opera il co-trasporto di una molecola di glucosio associata a due ioni sodio. Il glucosio poi esce dalla cellula attraverso il trasportatore GLUT2, entra nel circolo sanguigno e poi passa nel fegato.
 
📌In sintesi cosa significa: la velocità di assimilazione del glucosio è direttamente proporzionale alla disponibilità di cloruro di sodio, infatti sodio e glucosio utilizzano lo stesso cotrasportatore.
 
📌La presenza di troppo sale nell’apparato digerente aumenta l’assorbimento degli alimenti ricchi di zuccheri durante la digestione. La presenza di molto sodio in circolo favorisce l’accumulo di energia nel tessuto adiposo. In sostanza, l’energia invece di andare nei muscoli, si accumula nel grasso (cellule adipose). Ma non è finita: troppo sale, stimola l’eliminazione di magnesio e potassio.
A parità di apporto di sale, più si è in sovrappeso e maggiori saranno gli effetti negativi dell’eccesso di sale.
 
Ecco perché negli atleti si impongo specifiche regole dietetiche e timing di assunzione di sale a seconda che vogliono favorire o meno il ripristino del glicogeno epatico e muscolare.
 
Nei soggetti che devono perdere peso invece la situazione va capovolta: carboidrati si , ma senza la minima aggiunta di sale.
 
Dr. Fabrizio Tamburini