bioenergy nutrition integratori sportivi alimentazione cuneo proprietà delle carote
Le carote sono alimenti poco calorici e quasi senza grassi, molto ricche di sostanze utili al corpo e in particolar modo di:
  • Fibre
  • Alfacarotene
  • Betacarotene (precursore della vitamina A).
Nella carota sono presenti anche altri componenti molto importanti come:
  • Sali minerali quali potassio, ferro, calcio, fosforo, sodio, rame e magnesio
  • Vitamine come la C, D, E, B2 e B6
  • Asparagina e daucina (proprietà diuretiche)
  • Pecrina (proprietà astringenti)
  • Evulosio, destrosio (zuccheri facilmente assimilabili).
Il betacarotene, insieme all’alfa carotene e alla luteina sono i responsabili del colore arancio delle carote e maggiore è l’intensità di questo colore, maggiore è la presenza di questi elementi.
 
Proprietà principali:
  • Galattogena (facilita la secrezione lattea nelle puerpere)
  • Emmenagoga (stimola il flusso mestruale se scarso)
  • Carminativa (stimola la produzione di succhi gastrici e aiuta la digestione)
  • Epatica
  • Diuretica
  • Purificatrice (del sangue)
  • Lenitiva (per l’apparato digerente e intestinale)
  • Idratante
  • Riparatrice (dei tessuti cutanei e della vista)
  • Antiossidante.
Le carote hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio e nella protezione dello stomaco: la carota rinforza e impermeabilizza le pareti dello stomaco difendendolo dai microorganismi nocivi.
L’ideale per ottenere i risultati migliori è assumere le carote sotto forma di centrifuga, oppure mangiare delle carote ben cotte in quanto riescono ad assorbire in modo migliore l’eccesso di acidità presente nello stomaco favorendo la digestione e migliorando lo stato di infiammazione dovuto alla gastrite.
 
In caso di ulcera, è stato dimostrato che un’alimentazione ricca di carote favorisce la rimarginazione delle ferite ulcerose.
Anche per problemi intestinali e di fegato, il succo di carota è un grande equilibratore della flora intestinale e trova impiego nelle infezioni e tossinfezioni di questo organo, nelle convalescenze, dopo un’assunzione prolungata di antibiotici o farmaci chimici. Inoltre è un potente rimineralizzante.
Per queste due proprietà (eubiotico intestinale e mineralizzante) trova impiego in modo particolare nell’azione di riequilibrio intestinale.
 
Le carote contengono delle fibre particolari, che assorbono molta più acqua rispetto per esempio alla crusca: sono quindi indicate sia in caso di dissenteria (perché assorbono molta acqua) sia in caso di stitichezza (perché aumentano il volume delle feci).
 
Tonifica fegato e reni.
Mangiare abitualmente carote aiuta il nostro corpo a tonificare il fegato e rigenerandone le cellule; spesso viene utilizzata la carota per indigestioni, coliche, congestione epatica, cirrosi; è considerata buona dopo una fase acuta dell’epatite, un violento attacco biliare o avvelenamento da droghe.
La carota agisce sui sistemi di disintossicazione grazie alla sua abilità di stimolare la produzione di urina e l’eliminazione di tossine e scorie con la tonificazione dei reni.
 
Migliore acutezza visiva.
Tutte quelle persone che hanno problemi di vista, in particolare durante il crepuscolo o nella visione notturna, è possibile che abbiano carenza di vitamina A: mangiando carote il disturbo è stato dimostrato migliorare.
Inoltre uno studio condotto sulla popolazione finlandese compresa tra i 40 e gli 83 anni è stato dimostrato che una carenza di vitamina A e di betacaroteni aumenta il rischio di cataratta.
In sostanza le carote sono un toccasana per occhi e vista, capace di prevenire diversi problemi e disturbi grazie anche all’alto contenuto di antiossidanti.
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Carote, pelle e bellezza.
Le carote sono un ottimo rimedio contro gli inestetismi della pelle: in caso di acne è molto utile l’assunzione in grandi dosi di vitamina A, che però porta con sé alcuni effetti collaterali che invece non si presentano mangiando carote; anche qui il consiglio è di bere succo e centrifuga di carote.
Ricordiamo che l’assunzione di carote non produce maggiore abbronzatura in quanto il betacarotene si deposita solo a livello del derma e non arriva fino allo strato più esposto al sole, l’epidermide; il betacarotene non è un abbronzante come può esserlo invece la melanina. La vitamina A è comunque da considerarsi come la vitamina della pelle: molto utile in caso di pelle secca, rughe, acne, dermatosi, assenza di lacrimazione..
Il betacarotene è molto utile per la crescita e la riparazione dei tessuti e aiuta a mantenere la pelle bella e sana, mentre una sua carenza può portare ad avere una pelle secca e squamosa.
 
Sistema circolatorio e respiratorio.
Le carote sono dei grossi contenitori di antiossidanti e di antiinfiammatori e per questo motivo riescono a proteggere il cuore e il sistema cardiocircolatori, a prevenire l’arteriosclerosi e l’invecchiamento, oltre a aiuta a innalzare il livello di emoglobina.
 
Studi recenti sulle carote hanno riscontrato una proprietà molto singolare e importante per tutte le persone che soffrono di ipercolesterolemia: le fibre solubili della carota (calcio pectato) riescono a legare grazie a proprietà biochimiche gli acidi biliari che si trovano nel circolo sanguigno; questo processo porta a un maggior consumo di colesterolo da parte dell’organismo per la formazione degli acidi biliari sottratti in precedenza: è questo processo che dona alle carote la proprietà di abbassare i livelli di colesterolo.
 
Hanno inoltre altre proprietà utili per prevenire le infezioni dell’apparato respiratorio e per proteggerci dall’inquinamento; sembra inoltre che consumare anche solo una carota al giorno prevenga il tumori epiteliali e in particolare quello ai polmoni.
 
Una ricerca olandese condotta nel 1993 su 21 persone accanite fumatrici (più di 15 sigarette al giorno) ha mostrato come assumendo una carota al giorno si diminuisse l’incidenza delle malattie da raffreddamento aumentando il potere del sistema immunitario.
 
Carote e diabete.
Per molto tempo le carote sono state un alimento ingiustamente escluso, o perlomeno limitato, dall’alimentazione del diabetico; il tutto a causa dei primi studi condotti sull’indice glicemico degli alimenti, che attribuendo alle carote un valore di 92, di fatto le rilegarono tra quelli a più alto indice glicemico. Fortunatamente, gli studi successivi, inclusi i più recenti, hanno praticamente ribaltato questa evidenza, reinserendo le carote tra i cibi ad indice glicemico medio basso (39 ± 7). Non solo, le carote potrebbero addirittura avere un ruolo preventivo sullo sviluppo del diabete e dell’insulino-resistenza: è quanto suggeriscono alcuni trials clinici secondo i quali un elevato livello di carotenoidi nel sangue esplicherebbe un effetto protettivo anche contro le suddette alterazioni del metabolismo glucidico. Queste sostanze antiossidanti precorritrici della vitamina A sono particolarmente abbondanti nelle carote (da cui il nome carotenoidi), alle quali conferiscono il tipico colorito arancione.
 
Nell’alimentazione del diabetico, quindi, le carote ed il loro succo NON zuccherato (indice glicemico 45 ± 4) possono – secondo le preferenze individuali – ricoprire un ruolo importante, senza comunque esagerare con il loro consumo (molte altre verdure hanno, a parità di peso consumato, indice e carico glicemico inferiori).
 
Nelle carote abbondano anche le fibre solubili, che aiutano a mitigarne il carico glicemico
 
Ma qual è il modo ideale per consumare le carote?
Siamo soliti pensare che le verdure vanno consumate crude, pena la perdita dell’efficacia di molte sostanze e dei loro benefici, tra cui le vitamine. Tutto questo è esatto, soprattutto per quanto riguarda la vitamina C che con il calore si distrugge facilmente. Ma è qua che le carote riservano qualche sorpresa. Infatti il betacarotene sopporta il calore e una breve cottura non è in grado di distruggerlo, anzi ne favorisce l’assimilazione, in quanto , divenendo i tessuti vegetali più morbidi, vengono trattati più facilmente dal nostro apparato digerente. Quindi possiamo sostenere che, tramite una breve cottura delle carote, senza esagerare, otteniamo una più facile assimilazione del betacarotene e dei suoi benefici.
L’assunzione alimentare ideale è rappresentata dal succo di carote fresche, anche mescolato al latte per potenziarne le proprietà depurative.
 
Assimilare il Betacarotene.
Un metodo per assimilare ancora meglio il betacarotene e i suoi benefici, consiste nel condire le carote con degli acidi grassi, tipo olio extra; il grasso aumenta la disponibilità del carotene e può far aumentare fino a tre volte la capacità del nostro organismo ad assimilarlo.
 
Da evitare assolutamente dopo la cottura, di lasciare le carote a temperatura ambiente: potrebbero formarsi sostanze con proprietà nocive per il nostro organismo.
 
Nicola Camera