Un po’ di storia.
Il primo utilizzo delle proteine fu da parte dei greci nel 2500 a.C., infatti erano soliti bere siero di latte perché avevano notato che rinforzava il sistema immunitario, aumentava la forza e la crescita muscolare (Krissansen, 2007; Haug, 2007). Successivamente in Svizzera, nel XVI sec., il siero fu utilizzato nell’allevamento dei suini: infatti i suinetti che venivano alimentati a siero di latte crescevano più velocemente e più in forze; di conseguenza anche gli stessi svizzeri iniziarono a berlo (Krissansen, 2007; Haug, 2007). Nel XX sec. soprattutto in America, il siero era un sottoprodotto della produzione di burro e formaggio e, a causa della presenza di lattosio che è fermentescibile, lo rendeva un prodotto facilmente deperibile e perciò doveva essere consumato o impiegato molto rapidamente fino a quando non sono state disponibili tecniche di sterilizzazione (Krissansen, 2007; Haug, 2007). Di conseguenza i contadini presero il siero dalle grandi industrie, lo mischiarono a mangime o ai semi di grano, e ciò risultò essere un ottimo alimento per gli animali della fattoria perché aveva un alto contenuto di proteine (Krissansen, 2007; Haug, 2007).Oggi le WP sono utilizzate come ingrediente nei prodotti per l’infanzia, come food supplements, nelle barrette e nelle bevande proteiche per sportivi ed in integratori per anziani; sono stati creati molti prodotti che soddisfano le esigenze di ogni consumatore (Krissansen, 2007; Haug, 2007).Così negli ultimi 20 anni il siero è passato dall’essere un prodotto di scarto a un prodotto con alto valore aggiunto (Krissansen, 2007; Haug, 2007). Con il passare degli anni si sono sviluppate tecnologie che hanno permesso una filtrazione sempre migliore delle sieroproteine dagli altri componenti del siero, perciò si sono sviluppate varie categorie merceologiche di prodotto (Caessens, 1999):
- WPC (whey protein concentrated) che hanno dal 35% al 80% di sieroproteine.
- WPI (whey protein isolated) che contengono >90% di sieroproteine.
- WPH (whey protein hydrolizated) che contengo proteine già precedentemente idrolizzate.
Estratto dalla tesi del Dott. ssa Elisa Gadani
Nicola Camera