Il dipartimento di Neuroscienza Psichiatriche Università di Losanna ha avvalorato una scoperta davvero importante e “ben definita” nell’ambito della perdita di neuroni, pubblicando la ricerca sul giornale Biological Psychiatry.
Lo studio è stato condotto dal dr. Kim Do et al. Università di Losanna… durante la ricerca è stato acclarato che tramite l’assunzione dell’acetill-cisteina come antiossidante si potrebbe evitare la perdita di neuroni tipica della schizofrenia.
Questo antiossidante (NAC) viene solitamente somministrato come protettore del fegato durante una terapia forte di acetaminofene (paracetamolo). L’N-Acetilcisteina è un derivato aminoacidico o meglio è la forma acetilata più efficacemente assorbibile e metabolizzabile, dell’amminoacido solforato cisteina.
Presenta molte proprietà, molto importante è la sua azione di precursore del glutatione (potente antiossidante) infatti è in grado di aumentarne i livelli del 500% quindi gli aspetta di diritto un ruolo importante fra gli antiossidanti. È particolarmente efficace per prevenire i raffreddori, l’influenza, la tosse dei fumatori e le bronchiti, e più generalmente, i disordini polmonari associati all’accumulo di muco.
Molte ricerche evidenziano come il NAC sia in grado di ridurre lo stress ossidativo e possa stimolare le funzioni immunitarie. Sembra anche contribuire a rafforzare il lavoro del fegato.
Nella ricerca summenzionata il NAC avrebbe un effetto positivo in particolare sui neuroni parvalbumina, importantissimi per le funzioni cognitive ed emozionali, e sui sottotipi dei neuroni GABA (acido gamma-amminobutirrico), i cui livelli bassi sono associati alla schizofrenia e alla depressione. Già da anni l’equipe dei ricercatori di Kim Do studia sull’ipotesi che una possibile causa della schizofrenia possa essere la vulnerabilità dei neuroni allo stress ossidativo provocato da infezioni, infiammazioni, traumi o shock psicologici che sono accaduti durante lo sviluppo giovanile e adolescenziale.
Dagli studi fatti risulta che i cervelli dei soggetti sottoposti a stress ossidativo da giovani hanno i neuroni parvalbumina danneggiati. Un danno che si ripercuote lungo tutta la vita e che non viene registrato se lo stress ossidativo avviene da adulti. Attualmente la ricerca è ancora sul modello murino e ha dimostrato che le cavie trattate con l’antiossidante NAC, sin dalla nascita, risultano protetti da ogni possibile compromissioni ai danni dei neuroni parvalbumina. I deficit dei GABA, tipici delle malattie psichiatriche, possono quindi essere prevenuti con l’assunzione dell’N-acetil-cisteina. La scoperta ha un’importanza notevole perché potrebbe far partire nuovi approcci terapeutici a base di composti antiossidanti per la cura dei giovani a rischio.
Nicola Camera