Osservando le pubblicità sembra chiaro il messaggio che ci arriva: la bibita va bene gassata ma zero alcool. Analizziamo però i tranelli per la nostra salute che si nascondono dietro all’incentivazione della bevanda gassata.
La componente gassosa anzitutto è tossica perchè provoca demineralizzazione ossea.
I problemi peggiori però nascono quando ci soffermiamo sul contenuto.
La combinazione di acido fosforico, fruttosio e sciroppo di mais, sempre presenti nelle bibite analcoliche gassate, induce nell’organismo umano una serie di problematiche definite latenti e a lungo termine.
L’acido fosforico è un corrosivo ad uso industriale impiegato come additivo.
Lo sciroppo di mais è uno dei maggiori precursori del diabete e primario responsabile dell’obesità infantile, patologia in ascesa a livello mondiale.
Alcuni coloranti addizionati sono tossici nel tempo, l’E150 utilizzato nella cola, nell’aceto ecc. è caramello solfito-ammoniacale, pericoloso, nell’eccesso, per il sangue la pelle e i polmoni.
Il consumo di tali bevande è associato alla perdita dello smalto dentale per via dell’acido fosforico che unito al fruttosio e allo sciroppo di mais risulta acido, con un Ph di circa 2.0. Se consumate frequentemente, lasciano nella bocca un residuo acido, che abbassa la naturale alcalinità della saliva. Questo squilibrio attira i sistemi di riparazione naturali dell’organismo che, per invertire il livello di acido nel Ph, utilizza ioni di calcio resi disponibili dai denti, intaccando così lo smalto.
Le alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l’escrezione urinaria di calcio. Se nella bibita vi è caffeina, dopo circa 60 minuti dall’ingestione, le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. Con le urine verranno eliminati oltre al calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, il sodio e vari elettroliti.
Nicola Camera