Abbassiamo ogni anno la qualità del cibo, visto il trend in aumento del 16,4% sugli acquisti di questa particolare tipologia di “pane”.
La maggior parte del pane industriale è preparato utilizzando il cosiddetto Chorleywood Bread Process (CBP), un procedimento molto rapido che però richiede l’impiego di grandi quantità di lievito.
Il risultato è un pane pieno d’aria e ricco d’acqua, «tenuto su» grazie all’aggiunta di grassi, a volte idrogenati, e addizionato con un elevato quantitativo di sale per compensare la mancanza di sapore.
Tra gli ingredienti anche la presenza di alcol, la cui funzione è quella di rendere il prodotto molto morbido, poi annoveriamo i polidestrosio per addolcirlo e gli additivi che servono ad allungare i tempi di conservazione.
Un utente attento che desidera alimentarsi con criterio preferisce il pane, non tutto il resto.
Nicola Camera