Lo sapevi che…
Riso Carnaroli: nasce nel 1945 dall’incrocio tra il vialone (dall’alto contenuto in amilosio, che garantisce un’elevata tenuta di cottura) e il lecino (riso molto lungo e molto grosso).
È considerato uno tra i migliori risi italiani con un’eccellente tenuta di cottura in qualsiasi preparazione. I chicchi sono grandi e affusolati.
Due varietà di riso sono IGP (Riso Vialone Nano Veronese e Riso Delta del Po) e una Dop, il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese
Riso a Grana Lunga: sono quelli orientali, i cui chicchi hanno la forma allungata, tra questi il più diffuso è il Basmati, coltivato in India e Pakistan da centinaia di anni. I suoi chicchi restano sodi, separati e non appiccicosi dopo la cottura.
Riso Parboiled: non è una tipologia di riso, ma una caratteristica che assumono tutti i risi che sono stati sottoposti a una precottura a vapore che ne conserva le qualità organolettiche e il pool vitaminico.
Un riso vecchio invece è facilmente riconoscibile dalla polvere finissima che ricopre le mani immerse nel sacchetto che lo contiene.
Il riso freddo fonte inestimabile di glucosio a basso impatto glicemico.
Nicola Camera