Nonostante la pericolosità del fumo di sigaretta sia riconosciuta, ancora oggi una buona parte della popolazione italiana fuma. A fumare, dai dati del Rapporto Nazionale sul tabagismo 2023, è infatti il 20,5% della popolazione italiana sopra i 15 anni: parliamo di 10,5 milioni di persone, il 25,1% della popolazione maschile e il 16,3% della popolazione femminile.  All’interno di una sigaretta sono presenti più di 4000 sostanze dannose, senza contare l’effetto nocivo del monossido di carbonio prodotto dalla combustione. In particolare bisogna menzionare la nicotina, un alcaloide stimolante. La nicotina, infatti, è una droga che una volta inalata attiva i recettori nicotinici presenti nel cervello e rilascia alcune sostanze ad azione gratificante

I DANNI DELLA NICOTINA

È stato dimostrato che il fumo di sigaretta è direttamente associato allo sviluppo dei tumori del polmone, dell’esofago , del distretto testa-collo, del pancreas, del colon , dei reni , della cervice uterina e della vescica. Per quanto riguarda il tumore al polmone, in circa il 90% dei casi la sua insorgenza è determinata dal fumo di sigaretta e, in particolare, dal numero di anni durante i quali si è stati esposti al fumo.
Il fumo di sigaretta può anche comportare lo sviluppo di severe patologie cardiovascolari, per esempio l’aumento delle placche arteriosclerotiche e l’insorgenza di eventi come ictus, infarti e aneurisma. La riduzione dell’afflusso sanguigno può inoltre provocare difficoltà a camminare e impotenza nella popolazione maschile.

SMETTERE DI FUMARE: I BENEFICI

Smettere di fumare è una scelta di fondamentale importanza per salvaguardare la salute del proprio organismo. I benefici, quando si smette di fumare, infatti, sono sia immediati sia a lungo termine. I primi che si avvertono, a livello cardiocircolatorio, sono un abbassamento della frequenza cardiaca dopo circa 20 minuti dall’ultima sigaretta e un abbassamento della pressione sanguigna in circa due ore. In pochi giorni si normalizza il livello di monossido di carbonio nel sangue e aumenta la quantità di ossigeno e si abbassa il rischio di infarto. Dopo un periodo che va da 1 a 5 anni senza sigarette, la persona ex fumatrice avrà un’importante diminuzione del rischio di malattia cardiovascolare e di neoplasia. Dopo 15 anni il rischio di tumore quasi pari a quello di un non fumatore.