OMS: il caffè non è cancerogeno, se non è bollente.
Una notizia che rallegra milioni di appassionati della bevanda nel mondo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito oggi che non esistono prove schiaccianti sulla cancerogenicità del caffè. Purché non sia troppo caldo. Infatti, se raggiunge la temperatura di 70°, rientra tra le bevande che possono provocare il cancro esofageo.
In Italia non dovremmo correre questo rischio.
Secondo i dati di Comunicarecaffé, il quotidiano on line del settore, al bar l’espresso esce dalla macchina a una temperatura di 65°, per perdere almeno una decina di gradi quando viene versato nella tazza. In pratica, il caffè tricolore viene bevuto mediamente a una temperatura di circa 55°.
Occhio alle bevande molto calde.
Gli esperti dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS, tuttavia, lanciano un allarme sulla temperatura eccessiva delle bevande come fattore di rischio cancerogeno (gruppo 2A). La valutazione si è basata su studi epidemiologici che hanno mostrato associazioni positive tra il cancro dell’esofago ed il bere bevande molto calde. Gli studi in luoghi come Cina, Iran, Turchia e Sud America, dove il tè o il mate sono tradizionalmente bevuti molto caldi (a circa 70° C), hanno fatto emergere che il rischio di cancro esofageo è aumentato in proporzione con la temperatura alla quale la bevanda era stata assunta. Il cancro all’esofago è l’ottava causa più comune di cancro in tutto il mondo ed è una delle principali cause di morte per cancro (sesto per potenzialità e mortalità più elevata)
Nicola Camera