L’effetto dell’aspirina sulla sintesi delle protaglandine è di grande interesse per le sue applicazioni terapeutiche. Sebbene venga eliminata dal circolo molto rapidamente (circa 30 minuti dopo l’assunzione), i difetti della funzionalità piastrinica persistono dai 4 ai 7 giorni. Questo è dovuto all’acetilazione irreversibile della ciclo-ossigenasi da parte dell’aspirina e quindi alla inibizione della funzionalità delle piastrine per tutto il tempo della loro sopravvivenza.
L’ acido acetilsalicilico è dotato in particolare di una spiccata attività antiaggregante piastrinica e per questo motivo viene utilizzato nella terapia di prevenzione di molte patologie cardiovascolari. Esso viene impiegato soprattutto per lenire sindromi dolorose di lieve e media entità: cefalea, emicrania, nevralgie, stati febbrili, dolori muscolari, e articolari.
Uno dei motivi per cui i medici raccomandano l’assunzione di un’aspirina al giorno è la prevenzione di attacchi di cuore o di ictus. Infatti, in un’analisi combinata i ricercatori hanno scoperto che coloro che facevano uso regolare di aspirina erano il 10% più protetti dal rischio di subire un evento cardiaco degli altri, e il 20% in meno di probabilità di avere un attacco cardiaco non fatale.
Ma attenzione perchè a volte, l’uso di aspirina è più dannoso che utile. Sulla prestigiosa rivista scientifica “Archieves of Internal Medicine” Il dott. Sreenivasa Seshasai del Centro Ricerche Scienze Cardiovascolari a San Giorgio, presso l’Università di Londra, ha dichiarato:
”Siamo stati in grado di dimostrare in maniera abbastanza convincente che, nelle persone sane di cuore o senza precedenti attacchi di ictus, l’uso regolare di aspirina può essere più dannoso che utile”.
L’effetto collaterale più grave, a parte un’ eventuale allergia al principio attivo, è sicuramente il forte effetto antiaggregante piastrinico che aumenta con l’assunzione a lungo termine. Questo determina un aumento del rischio di emorragie non indifferente.
Quindi raccomandarla per i dolori mestruali, cioè quando è già in atto un’emorragia, è una terapia inappropriata.
Nicola Camera