Il tè verde ha al suo interno oltre 100 molecole presenti che donano aroma gusto e proprietà terapeutiche. I polifenoli presenti si chiamano catechine che possiedono reali potenziali antitumorali, la più importante è l’EGCG (epigallocatechina gallato).
I Tè giapponesi contengono molto più EGCG rispetto a quelli cinesi.
Anche il tempo d’infusione delle foglie è un fattore estremamente importante per il contenuto dei polifenoli nella bevanda finale.
Dopo l’acqua il tè è bevanda più diffusa al mondo: stime parlano di 15.000 tazze al secondo. Un infusione di 5 minuti porta ad estrarre solo il 5% di catechine.
Qualche esempio:
TÈ CINESE TIKUAN YIN: INFUSIONE X 2 MINUTI, ESTRATTI 9 MG GR DI POLIFIENOLI
TÈ GIAPPONESE GYOKURO: INFUSIONE X 10 MINUTI, ESTRATTI 540 MG DI POLIFENOLI
Le catechine gallate bloccano l’attività del recettore VEGF, elemento chiave nell’attivazione dell’angiogenesi.
Il tè verde è quello che subisce meno trasformazioni, quello nero subisce la torrefazione alla fine del processo, il migliore è il Darjeeling con catechine gallate sempre inferiore al quello verde.
Il tè oolong è un tè semifermentato, il più ricercato è quello di Formosa.
I migliori tè verdi al mondo sono quelli coltivati all’ombra
i Gykuro, quelli coltivati al sole si chiamano Sencha. I polifenoli del tè verde giapponese SENCHA-UCHIYAMA sono 5 volte più abbondati del tè cinese TIKUAN YIN.
Nel Regno Unito si bevono in media 3,5 tazze di tè al giorno, la maggior parte e tè nero. In definitiva si consuma molto più tè nero a livello mondiale ma quello verde ha davvero qualità e caratteristiche antitumorali uniche, con un contenuto di caffeina minore di quattro volte.
Nicola Camera