La classica definizione di spesa energetica giornaliera totale è data dalla somma di tre diverse componenti: metabolismo basale, termogenesi e attività fisica.
Eppure questa definizione non è esaustiva perché la spesa energetica dipende anche dalla termoregolazione corporea e dall’assetto ormonale-catecolaminergico.
Inoltre è stato introdotto il parametro NEAT – non expenditure activity thermogenesis – ovvero energia spesa non derivante dal dormire, mangiare, dall’esercizio fisico.
Corrisponde all’energia utilizzata per recarsi a piedi al lavoro, per attività svolte in situazioni stressorie o ludiche ecc.
Sia nel parametro NEAT che nell’attività fisica programmata in palestra un ruolo chiave è determinato dalle orexine considerate di gran lunga gli stimolatori più significativo della veglia.
Nei modelli animali, la carenza di orexina porta all’obesità anche quando il consumo di calorie è inferiore al normale… la glicemia alta sopprime l’orexina.
È stato anche scoperto che la caffeina attiva l’orexina, il che ha un senso considerati i noti effetti eccitanti della caffeina.
Se noi induciamo termogenesi, ogni grado in più sopra i 37 di temperatura corrisponde ad un incremento del dispendio basale del 10%, di per se l’esercizio fisico ha dimostrato di aumentare i livelli di orexina nel flusso sanguigno umano.
Nicola Camera