Cos’è l’invecchiamento?
Un effetto collaterale dell’essere vivi ovvero del metabolismo.
Non importa quali siano i processi metabolici che causano il deterioramento proprio dell’invecchiamento, ma l’invecchiare è il deterioramento stesso.
Quando inizia?
Dopo i 20 anni iniziano i primi processi cellulari che diminuiscono di efficacia in relazione alla naturale produzione di antiossidanti.
Quindi l’organismo è suscettibile ai danni legati all’ossidazione cellulare.
Trascorsi i 20 anni la maggior parte delle persone produce circa l’1% di collagene della pelle in meno ogni anno, la più importante proteina strutturale del nostro corpo. Il collagene aiuta a mantenere la pelle flessibile, da cui la comparsa delle rughe quando ce n’è di meno.
A 30 anni si assiste al rallentamento della produzione di collagene.
Man mano che il tempo passa si abbassa la produzione ormonale, rallentano i processi di guarigione, anche delle ferite e si riduce la sorveglianza immunologica con aumentato rischio di incidenza di alcune patologie.
La battaglia la si combatte potenziando il sistema immunitario, i macrofagi (cellule normalmente deputate al riconoscimento di agenti patogeni o di cellule tumorali) perdono infatti la normale capacità fagocitaria, compromettendo l’integrità dell’intero sistema.
Un approccio interessante è quello ingegneristico: l’organismo ripara quotidianamente tutti questi tipi diversi di danni, non tutti per forza, ma in gran parte, così da mantenere il livello di danno sotto la soglia che lo rende patogenico.
Il segreto per ringiovanire la cellule da una parte è racchiuso nel nostro DNA ma, dall’altra, è nelle nostre mani. Chi non ha fatto nulla per invecchiare è colpevole della sua vecchiaia. Ognuno di noi può preservare la massa muscolare, attraverso l’esercizio fisico: è solo l’inizio della lotta contro il tempo.
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