La bromelina contenuta è una miscela di almeno 8 proteinasi e piccole quantità di enzimi non proteolitici.
Nel gambo, sono inoltre presenti due cistein proteinasi, la comosaina e la ananaina enzimaticamente affini alla bromelina, l’acido cinnIlamico, p-cumarico e ferulico.
Il gambo ma anche la polpa, in minor misura, contiene bromelina; si calcola che dopo somministrazione orale ne entri il circolo ben il 40% della dose assunta.
Ecco le attività farmacologiche che le sono riconosciute:
➡️facilita la digestione degli alimenti ricchi di proteine come ad esempio la carne e questa attività è utile soprattutto in chi soffre di dispepsia;
➡️è un’efficace rimedio antinfiammatorio e antiedematoso e per tale indicazione è in commercio anche come farmaco per il trattamento degli stati infiammatori associati a trauma ed edema anche postoperatorio;
➡️Proprietà antitrombotica ed antisclerotica: impedisce la formazione di placche e coaguli nelle vene e nelle arterie ed è molto utile in caso di edemi venosi ed insufficienza;
➡️Proprietà ipotensive: grazie alla ricchezza di potassio si rivela amica di chi soffre di pressione alta.
Per sfruttarne a pieno le proprietà della bromelina, l’ananas non va cotto ma consumato crudo, la cottura ma anche la sciroppatura fanno perdere a questo frutto quasi tutte le sue proprietà benefiche.
Importante sottolineare che la vitamina C resta stabile anche dopo la raccolta, perché Il frutto la protegge dall’ossidazione con la sua scorza spessa e il suo alto tasso d’acidità. Infatti, come gli agrumi, anche l’ananas è un alimento alcalinizzante: riduce quindi il livello acido del nostro pH.
L’attività enzimatica della bromelina è misurata in Unità Rorer o, più recentemente con la GDU (Unità di Digestione della Gelatina) e la MCU (Milk Coagulation Unit). Le dosi vanno da 500 a 2000 GDU, da una a tre volte al giorno.